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Batard Semintegrali con Patate (22/12/2017) |
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Questa ricetta, nonostante il nome semplice che ho scelto perché non l'avevo mai usato prima, riprende esattamente la precedente Nuove Batard Semintegrali con Lievitazione in Frigo con semplicemente l'aggiunta di una patata lessa nell'impasto. A parte una piccola differenza in cottura, perché sui tempi di cottura sto ancora facendo qualche esperimento, è tutto esattamente identico alla ricetta precedente, con in più 100 gr di patata lessa nell'impasto finale, ma il risultato è molto diverso, tanto da meritarsi una ricetta indipendente. 100 gr farina Buratto Marino Impastato fino a ottenere un impasto omogeneo anche se in pezzi, riuniti a mano e messo in ciotola a temperatura ambiente per 21 ore, poi tagliato a pezzetti
L'impasto finale: la Biga a pezzetti
L'acqua è il 75% delle farine, ma per valutare l'idratazione totale bisognerebbe sapere il contenuto della patata, che ignoro, per cui la ricetta non ha un'idratazione totale definita.
Incordatura sostanzialmente facile, e porto l'impasto sul marmo
L'impasto non è appiccicoso, ma privo di struttura, senza alcuna elasticità, molto amorfo. Formo a pagnotta e metto in ciotola
Dopo 20 minuti faccio una doppia serie di pieghe a tre (video di esempio), che ripeto altre due volte sempre ogni 20 minuti, con un sostanziale rinforzo della struttura dell'impasto, poi formo a pagnotta e lascio riposare fino ad un'ora e mezza totale
Con l'aiuto di una bilancia divido l'impasto in due
e faccio una preforma tonda (video di esempio)
dopo 15 minuti formo le batard (video di esempio) e metto nei banetton, che ho tenuto nel freezer per mezz'ora, con la parte sigillata in alto
Copro con il loro telo e con pellicola trasparente e metto in frigo (5-6 ºC)
Dopo 16 ore tolgo dal frigo e lascio a temperatura ambiente per 3 ore. Nel frattempo scaldo il forno a 250 ºC ventilato per scaldare più efficentemente la pietra. Prima di infornare passo a statico.
L'impasto non è molto sviluppato e non ha molta struttura, con il taglio si rilassa decisamente, ma si riprende in modo significativo in cottura.
e queste le singole pagnotte e il loro interno
Conclusioni L'allungamento della cottura, con una temperatura leggermente superiore, ha prodotto una crosta decisamente consistente e croccante, ma la mollica è particolarmente morbida, molto di più di ogni pane che ho fatto in precedenza, pur conservando la stuttura tipica della mia Biga Acida. A questo si aggiunge un sapore particolare, con vago sentore di noci, decisamente più aromatico del già caratteristico sapore di una buona farina semintegrale. Un ottimo risultato che merita di essere ulteriormente sviluppato. |
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